A chi, per paura, si nasconde dietro a razzismi ed intolleranze, vorrei ricordare che il mondo è uno solo e la Terra, così come il ‘proprio’ Paese, non è cosa sua e dei suoi vicini di casa, ma di tutte le creature viventi.
Ed è soprattutto delle nuove generazioni, a cui noi adulti dobbiamo insegnare a piantare le proprie radici, sentendosi accolti, se non vogliamo vivere tra bambini esclusi e frustrati che diverranno così - a causa solo nostra - futuri adulti arrabbiati e rancorosi.
E a chi è vittima di queste stupide intolleranze, vorrei chiedere scusa da parte del Paese dove sono nato che di intolleranti ne ha molti purtroppo, e dirgli di essere forte, e sopratutto di lasciare che i propri piccoli mettano radici in tutto il mondo, conoscendo e rispettando la cultura delle proprie origini e accogliendo nella propria visione del mondo le culture dei luoghi in cui vivono e vivranno.
Così potranno crescere curiosi ed affamati di conoscenza, nutrendosi come quelle radici che si alimentano dalla terra in cui sono saldamente piantate. E che spesso sono nate da semi giunti là da molto lontano.
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