19/01/16

Diavù guida Rai Uno e Rai International al MURo Museo di Urban Art di Roma

Rai1 e Rai International hanno visitato qualche giorno fa il M.U.Ro - Museo di Urban Art di Roma, passeggiando tra i murales e tra i cittadini stessi del quartiere Quadraro, come potete vedere nel link sotto dal minuto 18:20.

Ho accompagnato io Ivan e la troupe del programma "Linea Verde Orizzonti" a scoprire il quartiere e alcune storie, come quella della deportazione nazifascista del 17 aprile 1944, ricordata nei murales di Lucamaleonte e Gary Baseman e in quelli di via dei Lentuli; la storia personale di Gino Scarano, di cui due miei lavori (Totòbolikus e il ritratto a Gino) in qualche modo parlano; la storia della rinascita del quartiere dopo la 2a guerra mondiale, simboleggiata nel murale "il Volo della Fenice" di Alessandro Sardella, che ha spiegato lo stesso artista assieme ad Agostino Longarini - proprietario del muro su cui è stata dipinta l'opera.
Poi abbiamo incontrato l'artista Mauro Pallotta, venuto generosamente a restaurare da alcuni sfregi la sua opera "Esodati" (la lupa), e assieme a lui alcuni quadraroli (o abitanti in zona) come Giorgio Silvestrelli (instancabile assistente 'on the road' degli artisti e sapiente guida delle visite organizzate tra i murales), Laura Rivaroli di Yococu (l'associazione di restauratori e chimici che ha deciso di occuparsi della tutela dei murales del MURo), Sergio Santangelo (tra i primi grandi sostenitori del progetto, ora parte dell'associazione MURo e responsabile alla logistica) e Vincenzo De Francesco (fotografo ufficiale dei work in progress del MURo).
Il servizio è stato mandato in onda sabato mattina su Rai Uno in Italia e nel pomeriggio in tutto il mondo su Rai International.
Ora è qui (dal minuto 18:20):

Certo, sarebbe stato stupendo far parlare tanti altri cittadini, far conoscere tante altre storie. Ma ci accontentiamo anche così e ringraziamo tutti della bella occasione fornitaci per parlare del MURo, uno tra i primi progetti 'community specific' nella storia dell'Urban Art.
You are now entering free Quadraro, baby.
 

08/01/16

Mazzoletto

Mazzoletto si chiamava Andrea e aveva 20 anni. 
Tra i suoi amori c'era la Roma - che si era fatto tatuare sul braccio sinistro - e Giulia che l'ultima notte della sua vita era con lui nella Polo. 
Erano le 24,00 del 4 maggio 2014, Andrea, Giulia e Adriano andavano alla discoteca 2 Cigni a Ronciglione quando l'auto si scontrò contro un'altra macchina all'incrocio tra Nepi e Ronciglione. Così si è interrotta bruscamente la vita di Mazzoletto. Lo ho dipinto in questo murale vicino Cesano, il quartiere dove viveva e dove vivono i suoi genitori, Massimo e Cristina, con la sorella Federica.
Che sono venuti a guardarmi lavorare, regalandomi una forte emozione.
I suoi amici e il XV Municipio lo hanno voluto ricordare così Andrea, con un mio ritratto di 6 metri x 15 e con le parole - scelte dagli amici - di una canzone di Francesco Guccini, donando un simbolo al territorio dedicato a una persona comune, ma unica e speciale come ognuno di noi è.
Diavù, Roma 5 gennaio 2015.(foto Vincenzo De Francesco ed altri)